top of page

ITINERARI

Il campanile di Val Montanaia il simbolo del parco,l'urlopietrificato,un fusto quadrangolare alto 200 metri sul quale poggia una piramide di 50 metri,un torrione completamente isolato,strano mostruoso al centro di un grande anfiteatro di cime

(i monfalconi di montanaia)sorge e si eleva con un  energia stravolgente dalla fiumana di ghiaie.

Salire il campanile e' un esperienza per qualsiasi escursionista e alpinista per raggiungerlo si dovra'percorrere un sentiero abbastanza impegnativo e faticoso partendo dal rifugio Pordenone,ma le dolomiti friulani offrono luoghi d'incanto ancora piu' isolati per camminatori temerari come gli arditi itinerari sul Duranno dopo il lunghissimo avvicinamento al rifugio Maniago, vicino si posso raggiungere diverse casere come la casera ditta,mela..

Altri siti interessanti sono :i libri di dan daniele,le impronte del dinosauro a claut,e i mille sentieri e rifugi a disposizione.

Der Glockenturm der Val Montanaia das Symbol des Parks, die urlopietrificato, eine viereckige Stammhöhe von 200 Metern auf dem ruht eine Pyramide von 50 Metern, ein Turm völlig isoliert, merkwürdige Monster in der Mitte eines großen Amphitheaters von Gipfeln 

(I Monfalconi von Montanaia) steigt und steigt mit einem schockierenden Energiestrom von den Kies. 

Erklimmen Sie den Glockenturm und "ein Erlebnis für jeden Wanderer und Bergsteiger erreichen Sie einen Pfad sehr anspruchsvoll und anstrengend dovra'percorrere ab Pordenone Zuflucht, aber die Friauler Dolomiten bieten bezaubernde Orte noch mehr" isoliert Wanderer wagen gewagte Routen auf Duranno nach der langen Annäherung an das Tierheim Maniago, in der Nähe können Sie mehrere Hütten wie der Molkereiunternehmen, Apfel zu erreichen .. 

Weitere interessante Seiten sind: Bücher dan daniel, Dinosaurierspuren Claut, und die Tausende von Wanderwegen und Schutzhütten zur Verfügung.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RIFUGI E SENTIERI

Schutzhütten und Wanderwege

 

Giro del Duranno (3 gg.)

 

quota partenza (m): 860
quota vetta (m): 2295
dislivello complessivo (m): 1440

 

difficoltà: EEA :: [scala difficolta]

esposizione prevalente: Varie

località partenza: Val da Pont (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: bivacco baroni, casera Lodina, rifugio Maniago, casera Galvana

copertura della rete cellulare

  • wind : 20% di copertura

 

 

cartografia: carta Tabacco fg. 21 Dolomiti sinistra Piave

vedi anche: Dolomiti Orientali vol II - Dolomiti di sinistra Piave (Sergio Fradeloni)

note tecniche:
traversata di 3 gg con notevole dislivello e spostamento effettuata dal 18 al 20/08/09.L'itinerario presenta vari punti esposti e senza assicurazioni e attraversa luoghi selvaggi e non molto frequentati: incontrato solo 2 persone al Biv. Baroni.

descrizione itinerario:
1° giorno: partenza da Erto, loc. Val da Pont (mt 400 dopo il paese in direzione Cimolais, 2 piccoli parcheggi, fontana). Risalita della Val Zemola fino al parcheggio nei pressi di C,ra Mela. Sempre per strada forestale a C.ra Bedin (bivacco, posizione stupenda di fronte al Duranno).Proseguimento per il sent. attrezzato Zandonella (attrezzature ottime, vari punti esposti). Arrivo a Cima della Spalla (quota massima della giornata mt. 2190 circa) e all'omonima forcella. Discesa al biv. Baroni in alta Val Montina (area wilderness) mt. 1732 (ghiaie, qualche punto esposto, no attrezzature). bivacco in buono stato, 2 persone presenti.
2° giorno: dal bivacco, risalita a f.lla del Frate mt 2197(non facile, ancora slavina di neve dura ATTENZIONE, presso la f.lla qualche attrezzatura sfilacciata: non fidarsi!!)Traversata per cengia di ghiaino a F.lla Duranno mt 2217 e discesa per la bellissima Busa dei Vedei a C.ra Lodina, bivacco in posizione panoramica sulla Valcellina e il Duranno.
3° giorno: salita a f.lla Lodina e all'omonimo monte. Ritorno in f.lla, ripercorsa la Busa dei Vedei, salita a Cima Centenere tra stambecchi molto mansueti e vicinissimi. Discesa al rif. Maniago e proseguimento per C.ra Galvana (bivacco). Dalla casera alla vetta del M. Porgeit mt. 1864 e discesa verso Erto, molto faticosa e in questa stagione di difficile orientamento per l'erba altissima che nasconde la traccia gia' labile in altre stagioni del sentiero. Inoltre a causa delle forti nevicate dell'inverno scorso molti boschetti sono schiantati rendendo arduo il passaggio.

 

Aktien aus (m): 860 

Gipfelhöhe (m): 2295 

Gesamthöhenunterschied (m): 1440 

 

Schwierigkeitsgrad: EEA :: [Skala von Schwierigkeiten] 

Exposition weit verbreitet: Sonstiges 

Abfahrtsorte: Val von Pont (Erto und Casso, PN) 

Stützpunkte: Biwak Barone, Milch Lodina, Obdach Maniago, Milch Galvana 

Mobilfunknetz 

Wind: 20% Deckung 

 

 

Kartographie: Tabak fg Papier. 21 Dolomiten links Piave 

siehe auch: Östliche Dolomiten Vol. II - Dolomiti di Piave links (Sergio Fradeloni) 

Technische Hinweise: 

Überfahrt von 3 Tagen mit erheblichen Höhenlage und Verschiebung aus von 18 bis 20/08/09.L 'Reiseroute durchgeführt hat mehrere Punkte frei und ohne Versicherung und durch die Wildnis und nicht sehr beliebt: nur 2 Personen Biv erfüllt. Baroni. 

Routenbeschreibung: 

1. Tag: Abfahrt von Erto, loc. Val von Pont (400 Meter nach dem Dorf in Richtung Cimolais, 2 kleine Parkplätze, Brunnen). Lifte in der Val Zemola auf dem Parkplatz in der Nähe von C, Apple-ra. Auch für Forststraße C.ra Bedin (Biwak, schöne Lage vor der Duranno). Fortsetzung auf den Filz. ausgestattet Zandonella (ausgezeichnete Einrichtungen, eine Vielzahl von Display). Ankunft in der Top Shoulder (Höchstquote des Tages mt. Ungefähr 2190) und dem gleichnamigen Gabel. Abfahrt zum Biwak. Barons in Val Montina (Wildnis) mt. 1732 (Kies, irgendwann ausgesetzt, keine Ausrüstung). Biwak in gutem Zustand, zwei anwesenden Personen. 

Tag 2: von Biwak zu Forcella del Frate mt 2197 heben: entlang einer Leiste von Kies auf Forcella (nicht einfach, auch in harten Schnee Lawinenwarn, einige Geräte an der Forcella ausgefranst nicht vertrauen!) Traverse Duranno mt in 2217 und in den wunderschönen Busa von Vedei zu C.ra Lodina, Biwak in Panoramalage auf Valcellina und Duranno. 

Tag 3: Aufstieg zur Forcella Lodina und dem gleichnamigen Berg. Zurück in Forcella, die zurückverfolgt Busa von Vedei, Aufstieg zum Cima Centenere zwischen Steinböcke sehr sanft, und ganz in der Nähe. Abstieg zum ref. Maniago und C.ra Galvana (Biwak) fortsetzen. Von der Molkerei zum Gipfel des Mt. Porgeit mt. 1864 bis Erto, sehr anstrengend und schwierig in dieser Saison der Orientierung für die hohe Gras, das den Titel bereits "labile in anderen Jahreszeiten des Weges versteckt. Darüber hinaus aufgrund der starken Schneefälle im letzten Winter viele Hainen stürzte schwer, den Übergang.

 

Maniago (rifugio) da Val da Pont

 

quota partenza (m): 880
quota vetta (m): 1730
dislivello complessivo (m): 850

 

esposizione prevalente: Nord

località partenza: Val da Pont (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: rif. Maniago

copertura della rete cellulare: N.D.

 

 

cartografia: carta tabacco nr 021 - Dolomiti Sx. Piave

vedi anche: Fradeloni Sergio - Dolomiti Sinistra Piave

note tecniche:
escursione nella bella Val Zemola al rifugio sotto l'imponente parete del Duranno.

descrizione itinerario:
Dalla Località Val da Pont, 400 metri dopo il paese di Erto sulla s.s. 251 (cappella di S. Romedio, piccolo parcheggio)si sale per mulattiera non segnata fino a raggiungere la strada della Val Zemola, che si percorre fino al parcheggio sotto Casera Mela (rifugio aperto in estate. Per sentiero si giunge a Pian Mandriz attraversando le ghiaie del torrente. Per sentiero nel bosco sempre ben segnalato fino al rifugio.

 

 

Borgà (Monte) da Erto

 

quota partenza (m): 931
quota vetta (m): 2228
dislivello complessivo (m): 1350

sentiero tipo,n°,segnavia: nr 381-393 

esposizione prevalente: Sud-Est

località partenza: Erto - località Forcai (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: nessuno

copertura della rete cellulare

  • tim : 70% di copertura

 

cartografia: carta tabacco nr 021 - Dolomiti Sx. Piave

vedi anche: Fradeloni Sergio - Dolomiti Sinistra Piave

note tecniche:
Escursione con notevole dislivello, faticosa e lunga, su sentiero segnato. La prima parte si svolge sull'antico percorso Troi del Sciarbon che collegava Erto e Casso con il Bellunese. La seconda parte si svolge su terreno erboso, molto panoramico che porta alla vetta dei Monti Salta, Sterpezza con le caratteristiche formazioni rocciose dei Libri di S. Daniele. 
Per amanti dei luoghi solitari e selvaggi. In tarda primavera, inizio estate, meravigliosa fioritura. Facile incontro con branchi di camosci e attenzione alle vipere, discrete ma presenti.

descrizione itinerario:
Da Erto in auto fino alla frazione Forcai. Salire per ripido sentiero tra le ultime case fino a intersecare il bel Troi del Sciarbon che in circa ore 1,20 arriva a Casso. Dal sentiero vista completa della famosa frana del Monte Toc. Si transita per le vecchie case in pietra su mulattiera riaperta dalla vegetazione solo da qualche anno che sale ripida in un bosco di faggi. Dopo circa 30', lasciare il sent. che porta a Casera delle Gnele e salire per cengia assai esposta ma comoda fino ai prati superiori. Ripidamente spostandosi verso dx a una forcellina di cresta dove si scende per poi risalire fino ai Libri di San Daniele. Traversare in cresta per prati dove il panorama si allarga sulle Dolomiti Friulane fino a una forcelletta che precipita verso Longarone. Da qui in 10' alla bella vetta erbosa del M. Borgà mt 2228, croce e libro di vetta. Panorama strepitoso dal vicino Duranno alle Dolomiti Cadorine.
In discesa, tornati alla forcelletta scendere ripidamente per sent. segnato che passa per i ruderi, ormai pochi sassi, di Casera Borgà. Un canale molto ripido tra i mughi e qualche tratto ghiaioso portano velocemente al pascolo dove sorgeva Casera Tamer. Per sentiero sempre ripido nel bosco di faggi con belle visioni del lago di Vajont si ritorna al bivio con il Troi del Sciarbon e a Forcai.

 

 

Cava Buscada (Rifugio) da Erto

 

quota partenza (m): 1000
quota vetta (m): 1758
dislivello complessivo (m): 760

 

esposizione prevalente: Sud-Est

località partenza: Erto (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: rifugio cava Buscada - bivacco Casera Bedin

copertura della rete cellulare: N.D.

 

 

cartografia: Tabacco nr 021 - Dolomiti Sinistra Piave

vedi anche: Sergio Fradeloni - Dolomiti Sinistra Piave

note tecniche:
Breve escursione molto panoramica fattibile tutto l'anno. In inverno solo con neve sicura in quanto la forestale transita sotto a pendii valangosi. Il rifugio in posizione bellissima (www.cavabuscada.com) inaugurato a luglio 2010 offre nel periodo estivo una valida alternativa al rif. Pordenone (anche a livello di accoglienza...)ed è possibile salire le selvagge cime di Zita e della Palazza oltre a varie traversate nel Parco delle Dolomiti di Oltrepiave. Da vedere l'interessante percorso della vecchia cava di marmo con ancora gli attrezzi usati per la lavorazione del marmo rosso. Non ha bivacco invernale. 

descrizione itinerario:
Da Erto si seguono le indicazioni per la Val Zemola. La strada è asfaltata fino all'ingresso vero e proprio della valle, poi diventa sterrata fino al parcheggio di Casera Mela (ampio). Nel periodo invernale è chiusa al traffico dalla località Cavalle (da qui a piedi ore 1 al parcheggio). Comunque resta bellissima anche da percorrere interamente a piedi per il selvaggio ambiente che attraversa. Dal parcheggio, si segue la sterrata con indicazione Casera Bedin, Rifugio cava Buscada per circa ore 1,20. Si passa dai bei boschi di faggi e larici, ai mughi e ai prati alti dove alzando lo sguardo è facilissimo vedere camosci e marmotte. Superata una breve galleria, si prosegue ancora per 15' fino a raggiungere con breve discesa il rifugio.

 

 

 

Forzelluta Copit da Marzana

 

quota partenza (m): 740
quota vetta (m): 1400
dislivello complessivo (m): 660

 

esposizione prevalente: Nord

località partenza: Marzana (Erto e Casso, PN) 

copertura della rete cellulare

  • wind : 100% di copertura

 

 

cartografia: Carta tabacco 021 - Dolomiti Sinistra Piave

vedi anche: Sergio Fradeloni - Dolomiti Sinistra Piave

note tecniche:
escursione su vecchi sentieri in una zona completamente abbandonata salvo la splendida oasi prativa di Casera Col di Cuare curata amorevolmente dal proprietario. Il sentiero percorso è solo un trattino nero sulla carta e in pratica ci si destreggia su tratti di mulattiera crollata e resti di sentiero. Alcuni ometti e qualche segno rosso incoraggiano la salita.

descrizione itinerario:
Dalla S.S. 251, superato Erto si prosegue verso Cimolais per km 2 circa fino a un bivio in discesa a destra: è la strada che gira attorno al lago del Vajont che fino a 2 anni fa si interrompeva all'imbocco della Val Vajont per mancanza del ponte travolto dall'ondata del 09 ottobre 1963. Ora un nuovo, ardito ponte unisce i due versanti e permette la prosecuzione anche se sterrata verso la località Marzana.Subito dopo una cappella, a sx si diparte una mulattiera nel bosco. Questa sale ripida non segnata per circa 10'. Qui il bosco è stato sconvolto dalle valanghe dell'inverno 2008/09 ed è impercorribile per gli alberi e i cespugli caduti. Bisogna prendere a ds. un sentiero visibile che sale ripido e interseca la vecchia mulattiera (era strada comunale...). I muretti a secco sono talvolta crollati e alberi sono cresciuti all'interno, quindi si vagola nel bosco dove è meglio passare. Si trovano dei segni rossi e ometti recenti messi da qualche volonteroso.Si arriva a Casera Fratte, in abbandono su quello che sarebbe un bel prato sotto le rocce del Monte Zerten. Ora la mulattiera è più evidente e percorribile, sempre molto ripida e in breve si esce sui pascoli curatissimi di Casera Col di Cuare in realtà un gruppo di case alcune risistemate. La cura di questo luogo contrasta fortemente con l'ambiente abbandonato da cui proveniamo. Il panorama verso il Col Nudo e il Duranno sono unici. Per salire verso le Forzellute Liron e Copit si segue il sentiero che sale al Monte Zerten fino ai ruderi delle casere superiori (5'). Si prende a ds. indicazione Mesaz in rosso e si prosegue a lungo su sentiero abbastanza evidente (ometti e i soliti volonterosi bolli rossi)in un bosco di faggi. L'ultimo tratto è meno evidente e più critico in quanto attraversa zone franate su brevi saltini di roccia (attenzione con neve o bagnato)e con ripida salita porta alla Forzelluta Copit. In passato era il collegamento con la Val Mesaz e Vajont ora ci sono solo tracce e tratti delicati su frane. 
Per il ritorno, arrivati a Casera Col di Cuare, si segue la stradetta di accesso che in circa 40' porta alla strada asfaltata. Da qui seguendo a ds con circa km 1 si arriva al punto di partenza.

 

 

 

Zemola (Val) Giro dei rifugi da Erto

 

quota partenza (m): 1000
quota vetta (m): 1758
dislivello complessivo (m): 800

 

esposizione prevalente: Sud-Est

località partenza: Casera Mela (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: rif. Cava Buscada - rif. Maniago

copertura della rete cellulare

  • wind : 0% di copertura

 

Contributors: lancillotto 
Ultima revisione: 26/9/2011

 

cartografia: carta tabacco nr 021 - Dolomiti Sx. Piave

vedi anche: Fradeloni Sergio - Dolomiti Sinistra Piave

note tecniche:
i rifugi della valle sono aperti solo nei fine settimana fino a fine ottobre.
La strada della Val Zemola è molto dissestata ma percorribile con attenzione.
Per chi va in Val Cimoliana: si paga il pedaggio fino alla 2a domenica di ottobre. L'orario stabilita dalla delibera comunale è dalle 7 alle 16 (sab/dom) ma in realtà l'addetto è già presente almeno 15 minuti prima e FA PAGARE.

descrizione itinerario:
Da Erto seguire le indicazioni Val Zemola. Parcheggio ampio nei pressi del nuovo rifugio Casera Mela. Salire per la forestale x circa 15'fino a trovare il sentiero segnalato in rosso su un sasso (SENTIERO DELLA CAVA) che sale ripido ma comodo fino a uscire nelle vicinanze del bel rifugio Buscada (www.cavabuscada.com): vasto panorama sulle cime e la valle, camosci e marmotte sempre presenti sui vasti pratoni.
Scendere verso la galleria, seguire ancora per poco la forestale finoa trovare il sent. che in 20' porta al bivacco Casera Bedin di fronte all'imponente Monte Duranno.
Dalla casera scendere ripidamente nel bosco per poi traversare con vari saliscendi (sent. scomodo per radici e sassi scivolosi sopratutto se bagnato) tutta la testata della valle. Si trova l'indicazione per il sent. alpinistico Zandonella e + avanti la discesa diretta per Erto. Proseguire in costa e nel bosco fino alla bella radura dove sorge il rif. Maniago. 
Da qui si può proseguire uleriormente fino al biv. Casera Galvana (tavolato, no coperte, focolare e tavolo)e scendere fino a Pian Mandriz e al parcheggio concludendo la traversata completa della Val Zemola.

 

 

 

Porgeit (Monte) da Erto

 

il Duranno dalla vetta

quota partenza (m): 850
quota vetta (m): 1864
dislivello complessivo (m): 1000

 

esposizione prevalente: Sud-Ovest

località partenza: Erto (Erto e Casso, PN) 

copertura della rete cellulare

  • wind : 100% di copertura

 

 

cartografia: Carta tabacco nr 021 - Dolomiti di Sx. Piave

note tecniche:
escursione per amatori, nessun segnavia, eccezionale belvedere sui monti della val Cellina, dell' Alpago e del Bellunese

descrizione itinerario:
Da Erto si segue la S.S. 251 in direzione Cimolais. Dopo circa 500 metri, prima del ponte sull'impressionante forra del Cellina, c'è una cappellina dedicata a S. Romedio con un piccolo parcheggio. Lasciata qui l'auto, si supera il ponte e si sale subito per una rampa protetta da un corrimano. Il sentiero un tempo larga mulattiera sale subito ripido e talvolta un pò scomodo, ma sempre evidente. Prende quota con un lungo traverso con bel panorama sulla valle e la frana del monte Toc. Dopo circa 25' si arriva a un bivio: si può salire sia a sx come proseguire diritti, entrambi i sentieri si riincontrano più in alto. Dopo circa 45'il bosco di faggi e noccioli inizia a diradarsi e si giunge a un grande faggio con una deliziosa edicola dedicata a S. Antonio, molto popolare in queste valli. Si procede attraverso ampie radure inselvatichite e resti di boscho fino ai vastissimi prati dove le tracce si perdono. Si punta verso il centro del vallone e poi in vista della forcella verso questa dove nell'ultimo tratto si ritrova qualche traccia di passaggio. Ora si sale verso sinistra la cresta aerea che porta in 5' alla vetta del monte Porgeit. Panorama eccezzionale sul Duranno, vetta simbolo delle Dolomiti di Oltrepiave, ma anche sul Col Nudo e su tutti i monti della Val Cellina e del Bellunese. Discesa per lo stesso itinerario, facendo attenzione con il bagnato o con l'erba molto secca in quanto i prati sono ripidissimi. Bella la traversata verso nord che scende a Casera Galvana: nessun segnavia, attenzione a tratti con saltini rocciosi. 
Da evitare nel periodo estivo per l'esposizione a Sud e la vegetazione altissima. Discreta popolazione di zecche e vipere. Nelle altre stagioni e sempre piacevole: in autunno per i colori della faggeta, in inverno per la salita sempre ben al sole. Se con neve, deve essere assolutamente assestata.

 

 

 

 

Ditta (Rifugio Casera) da Pineda

 

quota partenza (m): 770
quota vetta (m): 956
dislivello complessivo (m): 200

 

esposizione prevalente: Nord-Est

località partenza: Pineda (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: rifugio casera Ditta

copertura della rete cellulare: N.D.

 

 

cartografia: carta tabacco nr 021 - Dolomiti Sx. Piave

vedi anche: Fradeloni Sergio - Dolomiti Sinistra Piave

note tecniche:
Breve e comoda escursione quasi tutta su stradetta. Il rifugio è aperto tutto l'anno

descrizione itinerario:
Dalla diga del Vajont, si prosegue per circa km 1. Sulla dx si stacca una stradina con indicazione Casera Ditta (cartello in legno. Si passa tra i cumuli di detriti oramai rivestiti di vegetazione della frana del Vajont, fino alle prime case della frazione Pineda dove si trovano le indicazioni per il rifugio. Parcheggio nelle piazzole a lato della strada.

 

 

Palazza (Monte la) da Casera Mela

 

sulla cresta Monte Buscada - Palazza

quota partenza (m): 1080
quota vetta (m): 2210
dislivello complessivo (m): 1150

sentiero tipo,n°,segnavia: nr 374, poi senza segnavia 

esposizione prevalente: Sud-Est

località partenza: Val Zemola (Erto e Casso, PN) 
punti appoggio: Rifugio casera Mela, Rif. Cava Buscada

copertura della rete cellulare: N.D.

 

 

cartografia: Carta Tabacco 021 Dolomiti sx Piave

vedi anche: Fradeloni Sergio

accesso:
Dal paese di Erto, seguire le inicazioni per la Val Zemola. La strada inizialmente asfaltata diventa poi sterrata percorribile con normali autovetture (dopo forti piogge possibili dissesti o caduta sassi). Attenzione al precipizio accanto alla strada. Chiusa nel periodo invernale.

note tecniche:
La Palazza si presenta dalla Val Cellina nei pressi di Erto come un enorme lenzuolo prativo. Il sentiero che ne raggiunge la cima è stato aperto e segnalato. Panorama eccezionale, incontri ravvicinati con marmotte e camosci.

descrizione itinerario:
Dal parcheggio a Casera Mela, seguire le indicazioni per il rif. Cava Buscada. Si percorre la bella forestale con belle vedute del Duranno e della valle fino a trovare l'indicazione per il "sentiero della cava". Lo si segue nel bosco con stretti tornanti che fanno guadagnare rapidamente quota fino a una cengetta e all'uscita nei pressi della fontana a un centinaio di metri dal rifugio. Da questo prendere una traccia non segnata (dopo le toilettes) che porta per prati alla cava di marmo dove un cartello in legno indica la direzione. Superata la cava con i grandi blocchi di marmo rosso con evidenti ammoniti, salire seguendo i bolli rossi e le paline. Il sentiero supera una fascia di mughi intervallati da profonde forre con tratto un pò scomodo ma breve per uscire sulla cresta prativa. Da qui per la cresta fino alla panoramicissima vetta (croce, libro).Discesa per lo stesso itinerario o lungo la strada più comoda in caso pioggia.
Variante interessante è la visita a una grotta in versante Val del PIave. Ridiscesi alla cava, seguire una traccia non segnata che sale a una abbassamento della cresta erbosa: da qui impressionante la veduta della parete nord del Monte Borgà. Sporgendosi, si vede il sentierino che scende marcato fino a una cengia appena sotto. Abbassarsi per questo con attenzione agli immani strapiombi, appena dietro si trova un grande antro forse usato da cacciatori di camosci.

altre annotazioni:
Il rifugio Cava Buscada occupa il fabbricato della vecchia cava di marmo rosso di Erto. Sul luogo, ancora gli attrezzi, le carrucole usate al tempo. All'interno del rifugio, la vecchia stufa economica e foto che il gestore ha recuperato in famiglia, essendo il padre uno dei lavoranti nella cava.

 

CASERA CORNETTO (m. 1629) 
Monte Cornetto 


La Casera di M. Cornetto - Bivacco Flavio Zanette – si trova ai bordi di un grande pianoro erboso, un tempo fiorente zona di pascolo, poco sotto la cima del Monte Cornetto, 1792 m. La costruzione è una tipica casera di recente ristrutturata, ed è un notevole punto panoramico verso il Parco delle Dolomiti Friulane con il Duranno, la Cima dei Preti, la Val Cimoliana (con il Campanile di Val Montanaia in evidenza), il Monte Vacalizza, e la sottostante piana tra Cimolais e Claut. 
Accessi: 
Da S. Martino di Erto, 762 m., si prende una stradina asfaltata che, attraversato il ponte sul torrente Tùara, si lascia per salire in breve alla cappelletta di S. Antonio in Zerenton. Da qui un buon sentiero sale con numerose svolte il ripido costone sovrastante sino a quota 1350, ove si entra in un bosco di faggi e abeti. Per un tratto il sentiero diventa quasi pianeggiante, per poi proseguire più ripidamente e con qualche tornante fino a raggiungere una forcelletta oltre la quale, con una traversata in quota, si perviene alla Casera di M. Cornetto. 

 

 

 

casolare four roses

bottom of page